Imam sunnita: martiri Soleimani e Al-Muhandis hanno sventato i complotti dell'Occidente
I comandanti della resistenza, il generale Qassem Soleimani e Abu Mahdi al-Muhandis, hanno sventato i complotti dell'Occidente contro la Ummah islamica.
Lo ha affermato il presidente dell'Associazione degli studiosi sunniti iracheni, Sheikh Khaled al-Mulla, secondo cui l'assassinio dei due comandanti è stato dettato dall'incapacità del governo statunitense nel portare avanti i propri piani nella regione dinanzi alla resistenza guidata da Soleimani e Muhandis.
Il religioso sunnita, che parlava in un'intervista con Al-Ahed News in vista del terzo anniversario del martirio dei due comandanti, ha aggiunto che i nemici (governo americano e i suoi alleati nella regione) avevano cercato di aiutare i terroristi dell'Isis a catturare Baghdad, ma il generale Soleimani e Al-Muhandis si sono opposti difendendo la capitale e le altre città irachene, sventando così i loro piani.
Il sangue dei due martiri non è stato versato invano, ha affermato Al-Mulla, sottolineando la necessità di vigilare sulla soft war lanciata dall'Occidente contro l'Iraq.
Il 3 gennaio ricade il terzo anniversario del martirio del generale Qasem Soleimani, ex comandante della Forza Quds del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione, caduto martire durante una visita uffficiale nella capitale irachena Baghdad, in seguito ad un attacco terroristico delle forze americane ordinato dall'allora presidente statunitense Donald Trump.
Insieme al generale Soleimani nell'attacco cadde martire anche Abu Mahdi al-Mohandes, l'allora comandante delle Forze di Mobilitazione Popolare irachene, organizzazione paramilitare inquadrata nelle forze armate ufficiali dello stato iracheno che ha avuto un grande ruolo, grazie al supporto dell'Iran, nella lotta al gruppo terroristico Isis in Iraq. L'attacco terroristico americano portò anche al martirio di diversi collaborati del generale Soleimani e di Al-Mohandes.
Per commemorare la figura dei caduti, in occasione del terzo anniversario del loro martirio, sono in corso numerose iniziative culturali, religiose e politiche in Iran, in Iraq e in numerosi altri paesi.
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