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Iran: scomparso il noto studioso islamico Seyyed Hadi Khosroshahi

17:19 - February 29, 2020
Notizie ID: 3484813
Tehran-Iqna- L'Hojjat ol-Islam Seyyed Hadi Khosroshahi fu per cinque anni Ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran presso la Santa Sede

Il noto religioso e studioso islamico iraniano, l'Hojjat ol-Islam Seyyed Hadi Khosroshahi, è deceduto nei giorni scorsi in un ospedale di Tehran. Il religioso aveva 81 anni.

Nato nel 1938 nella città di Tabriz in una famiglia conosciuta da generazioni per la dedizione alla cultura ed alle scienze islamiche, Hadi Khosroshahi seguì sin da subito la via del padre e dei propri avi nello studio della teologia e della giurisprudenza islamica, prima nella sua città natale ed in seguito presso il seminario islamico di Qom.

Continuò i suoi studi nel campo della filosofia islamica ed occidentale e nell'apprendimento delle lingue straniere. Ciò lo portò ad approfondire i suoi studi sulle diversi correnti dell'Islam, permettendoli di divenire in seguito uno dei pionieri della causa dell'unità della Ummah islamica.

Khosroshahi fu infatti sin da subito attratto dalle attività unificatrici tra sunniti e sciiti portati avanti dall'allora Grande Imam del seminario egiziano di Al-Azhar, Mohmud Shaltut, e dal Gran Ayatollah Hosein Tabatabai Borujerdi, la massima autorità religiosa sciita dell'epoca.

Egli portò avanti tale causa negli anni a venire, traducendo per la prima volta in lingua persiana numerose opere di alcuni dei più grandi studiosi e pensatori musulmani sunniti del XX secolo come Hasan al-Banaa, Mohammad Iqbal, Abol Ala Modudi e Seyyed Qutb.

Khosroshahi si impegnò ad elaborare una sintesi tra le idee di questi, con quelle di altrettanti importanti pensatori musulmani sciiti come Seyyed Jamal al-Din Asad Abadi, l'Ayatollah Borujerdi, Ayatollah Mohammad Taqi Qomi, l'Imam Ruhollah Khomeini e l'Ayatollah Ali Khamenei. 

Khosroshahi riteneva che solamente attraverso l'unità tra le diverse correnti del mondo islamico e il contributo di ognuna di esse, la civiltà islamica avrebbe potuto uscire dal secolare stato di debolezza in cui versava. Per questo le opere e le idee di Khosroshahi furono accolte con grande interesse dalla maggior parte degli ambienti religiosi ed intellettuali del mondo musulmano.

L'Hojjat ol-Islam Seyyed Hadi Khosroshahi si dedicò altresì allo studio della tradizione e dottrina cristiana, divenendo un grande fautore del dialogo interreligioso tra le grandi religioni monoteistiche, in particolare tra Islam e Cristianesimo.

Proprio questo fu uno dei motivi che portarono l'Imam Khomeini a nominarlo come Ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran in Vaticano due anni dopo la vittoria della rivoluzione del 1979; carica che ricoprì per i successivi cinque anni. Dunate il suo mandato il religioso iraniano riuscì a favorire cordiali rapporti tra la neo nata Repubblica islamica e la Santa Sede, in un momento invece difficile per le relazioni tra Iran ed il resto dell'Occidente.

Durante la sua permanenza a Roma, Hadi Khosroshahi fondò ed inaugurò nella capitale italiana il "Centro culturale islamico d'Europa", una delle realtà culturali islamiche più prolifiche in quegli anni.

Da qui, lo studioso iraniano si fece promotore della traduzione e pubblicazione di 162 opere in diverse lingue, tra cui l'italiano, inerenti la tradizione ed i valori islamici, ed il dialogo interreligioso. Tra queste le traduzioni in lingua italiana del Sacro Corano e della Nahj ul-Balagha. Avviò inoltre la pubblicazione di diversi settimanali e mensili, tra cui il mensile in lingua italiana "Il Nuovo Mondo".

Lo stesso Khosroshahi è autore di decine di libri in lingua persiana ed araba, frutto di oltre mezzo secolo di studi e ricerche.

L'Hojjat ol-Islam Seyyed Hadi Khosroshahi sarà sepolto, come da testamento, vicino alla sua biblioteca personale nella città santa di Qom.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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