L’alta corte ha accettato le motivazioni del governo israeliano, secondo cui le case si trovano “troppo vicine al “muro di sicurezza”, nonostante il fatto che queste case siano state costruite su terra palestinese, sotto approvazione dell’Autorità Palestinese e che il muro sia stato costruito in terra palestinese senza aver consultato l’autorità di competenza.
Il muro di annessione israeliano, così com’è conosciuto dai palestinesi, ha sottratto illegalmente centinaia di acri di terre palestinesi annettendole ad Israele, in diretta violazione della legge internazionale e delle convenzioni siglate.
Hamada Hamada, il presidente del comitato di Wadi al-Hummus, ha riferito loro che gli edifici selezionati per la demolizione si trovano in zone di classificazione (a), sotto il pieno controllo dell’autorità palestinese, in cui i permessi edilizi vengono ottenuti dal ministero palestinese delle Amministrazioni locali.